sabato 23 gennaio 2010

Orange

Ricordo che ero in macchina su di un vialone, stavo tirando con un pullman che cercava in tutti I modi di sbarrarmi la strada. Se c' è una cosa che ritengo spiacevole a questo Mondo è avere un cazzo di pullman davanti. Tu sei li nella tua utilitaria di merda e ad un tratto ti si piazza uno di questi enormi aborti architetturali del design tedesco anni '50. Tutto cessa di esistere, ciò che era, ora non è, non più. Ci siete solo tu, il cofano anteriore della tua auto ed un gigantesco quadrato arancione. Non c' è appello, tagliato di netto fuori dal Mondo. Senti le forze gravitazionali agire sul tuo corpo, percepisci il movimento, sai di essere una particella dinamica, ma qualcosa non ti torna, il tuo cervello la identifica come una circostanza anomala, stai avanzando, ma tutto dinanzi a te resta immobile. Stando alla classifica SIDCN (Scala Internazionale della Demenza e Carenza Neuronale), stilata annulamente dall' illustre e di riconosciuta fama SISIDCN (Società Internazionale per lo studio della Demenza e Carenza Neuronale) il fenomeno sopra descritto si colloca nella parte alta della classifica a perimerito con “essere un criceto e correre in una ruota per criceti” e “avere il cervello di un criceto e correre sul tapis roulant in palestra”.

L' autista doveva essere del tutto ubriaco o fatto, ne sono certo. Ricordo perfettamente che il bastardo, prima di ogni curva rallentava vistosamente, delle volte quasi fino a fermarsi.

Ricordo che stavo cercando di passarlo all' esterno in un tornantino a 180°, di quelli che si fanno intorno agli 80/90 Kmh, che il folle mi allarga per curvare.

Cristo quel tizio doveva essere completamente fatto.

Ricordo che arrivati all' incrocio scalo dalla sesta alla seconda, do un leggero colpo di sterzo verso destra, e subito un altro più violento verso sinistra, in modo da far derapare la vettura e per qualche metro riesco ad affiancarlo, pur finendo con 2 ruote sull' erba. Il bastardo però non molla, così gli sono di nuovo dietro.

Dio, minimo minimo era strafatto di coca.

Ricordo che allora senza perdermi d' animo cerco di rubargli la scia, ma anche questa idea si rivela inutile, quest' anno alla Iveco hanno fatto un ottimo lavoro su motore e scatola del cambio, in rettilineo con marce alte l' allungo è poderoso e continuo.

Gesù chi sa in quale mostruoso trip doveva trovarsi quell' autista, perchè ricordo nitidamente che mancavano poche curve ed io provo a farmi vedere negli specchietti per innervosirlo, sperando in qualche suo errore o indecisione. Poi d' un tratto l' ispirazione, l' idea, il lampo di genio, tutte le connessioni come pianeti vanno a convergere sullo stesso asse, e il tuo cervello per la seconda volta identifica una circostanza anomala, senti le forze gravitazionali agire sul tuo corpo, percepisci il movimento, sai di essere una particella dinamica, ma qualcosa non ti torna.

La feroce violenza della verità, sei afflitto dalla sindrome di Stoccolma, lo stesso pullman che ti aveva rapito al Mondo ora è l' oggetto dei tuoi languidi desideri. Eri uscito di casa per andare all' esselunga e ti ritrovi in un posto sconosciuto, risucchiato nel tempo da un ammasso di ferraglia arancione senza scrupoli.

Se solo potessi superare quel pullman, sarebbe tutto più quieto.

Tutto questo lo ricordo nitidamente, da qui in poi invece accuso un inspiegabile vuoto di memoria fino al mattino seguente.

2 commenti:

  1. come nuovo e accanitissimo fan di questo blog richiedo un post il cui soggetto sia la parola bombardato...
    grande franky
    da IL PORCO

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  2. dai in fin dei conti la parola "bombardato" è la matrice di tutti i post qui pubblicati...

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